giovedì 21 luglio 2022

Prigioniero!

 "Melyor si risvegliò intontito, l'unica cosa che ricorda è il tonfo che fece quando fu colpito alle spalle, si accorse grazie alla sua vista che intorno a lui era buio ed era rinchiuso in una cella il fetore che aleggiava nella stanza non lasciava dubbi su chi gli tese l'imboscata sui monti, orchi. Alzatosi in piedi diede una spinta alla porta logora della cella che si apri subito, l'ambiente era rozzo ed a terra vi erano i resti di osso spolpato, in un angolo giaceva il suo equipaggiamento, i suoi carcerieri non dovevano essere molto astuti sebbene entrando nella sala adiacente uno di questi lo aspettava in guardia, forse lo si era accorto della sua presenza pensò l'elfo, Melyor incocco una freccia che andò a segno ferendo il suo avversario che si getto su di lui ma la sua spada fu più rapida e dopo averlo ferito al petto affondo la lama nello stesso punto, il suo avversario cadde prono. Avanzando nella galleria trovo un androne adibito ad accampamento, vi erano tracce di impronte e una in particolare non lasciava presagire nulla di buono. La sua fuga continuò sebbene si trovo davanti altri due orchi che cercarono di fermarlo ma non potevano nulla contro le sue abilità di combattente, superò una cancellata in ferro arrugginito e si trovò davanti quel pensiero che attanagliava la sua mente dopo aver visto le impronte, un minotauro era a guardia dell'unica via e teneva in mano una grossa ascia bipenne. Melyor non perse tempo e in un batter d'occhio mando a segno due frecce mentre il bestione lo caricò a testa bassa ignorando il dolore, schivò un affondo e ferì l'elfo a un braccio che contrattaccò, battendolo con la sua agilità evitò la sua ascia e con due colpi ben assestati al ventre uccise l'enorme bestia. Continuo a camminare e in una sala adornata da pilastri e motivi semicancellati alle pareti capi il motivo di un nascondiglio in quel luogo angusto, una fontana curativa come recitava la scritta in elfico sgorgava da un beccuccio di pietra, curatosi le ferite scorse sul fondo del corridoio la luce del giorno però entrando nell'ultimo androne qualcosa si mosse tra le stallatiti del soffitto e calo su di lui, un pipistrello gigante forse giunto li col favore della notte ne aveva fatta la sua tana, frecce mancarono il bersaglio egli riuscì ad evitare le sue zampacce subito dopo il nemico cadde sfracellandosi sulle rocce una freccia aveva strappato la sua membrana e un'altra lo aveva preso in un' occhio uccidendolo. Tra alcuni resti di orchi divorati dal pipistrello Melyor trovò qualcosa di inaspettato una spada magica faceva capolino da sotto un'armatura, rinfoderate le armi prese l'uscita e riprese la sua strada verso nuove imprese."  

Cronaca di una partita a Dungeons alla prossima. 

GioRediFerro

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